Soumalia Sacko uno di noi !

 

Comunicato: Pescara, 06.06.2018

 

L’esecuzione a freddo del giovane maliano, militante dell’USB ed impegnato nella

battaglia per affermare il diritto alla dignità dei lavoratori migranti, è un fatto

orrendo, inaccettabile e merita la più ampia risposta .

Assassinato in una realtà, dove le cosche mafiose gestiscono anche l’aria che si

respira, non è molto difficile intuire a chi e a quali “associazioni” l’attività del

giovane militante potesse dare fastidio.

Una vera riflessione sulla crisi economica, originatasi dal 2008 e che ha prodotto

disgregazione economica, disarticolazione sociale e guerre, con la conseguente

necessità di “fuggire con qualunque mezzo” ed a “qualunque condizione” da

determinate zone dell’Africa, Asia e da scenari di guerra ,non ha trovato in Italia la

necessaria riflessione. Per questo la crisi, che ha toccato anche strati della

popolazione del nostro Paese, ha generato reazioni istintive sfocianti in richieste di

politiche securitarie ed anti migranti.

L’atroce assassinio di Sacko rappresenta la prova provata dell’assenza in Italia di

ciò che affermiamo, favorito anche delle scellerate scelte politiche a livello europeo.

A lenire la gravità del dolore che ci procura questo assassinio non può bastare la

voce del neo-premier Conte a garanzia di un governo non razzista. Non foss’altro per

il personaggio che sedeva al suo fianco sinistro in occasione del discorso per la

fiducia al governo in Senato, il quale anche oggi si è permesso di ribadire che “..è

finita la pacchia..” , riferendosi a migranti , che lavorano in agricoltura, logistica e

comunque in lavori senza nessuna tutela, sfruttati in modo indegno ed alloggiati in

hotel con suite superior ( Come le numerose immagini televisive testimoniano)!

Per parte nostra, a livello locale, stiamo conducendo una inchiesta nelle scuole

dell’area metropolitana Pescara-Chieti per comprendere quali siano i pregiudizi più

diffusi sulla questione migranti, al fine di organizzare corsi di formazione per docenti

,finalizzati ad abbatterli, in modo da rendere reale e fattibile il principio

dell’inclusione dei figli dei lavoratori migranti nella scuola.

 

Cobas Scuola

Esecutivo Interprovinciale Chieti- Pescara