REFERENDUM FARSA

 

La consultazione referendaria sul welfare ha avuto un esito scontato: la vittoria dei sì e la sconfitta dei no. Non entriamo nel merito delle procedure di certificazione e validazione del sistema messo in piedi dal sindacalismo concertativo + UGL, poiché semplicemente non esistevano, se non nei casi dove coloro che propendevano per il no li hanno costretti  in qualche modo al rispetto delle regole minime di democrazia. Ma ciò si è verificato in una stretta minoranza di luoghi di lavoro, tanto è vero  che lì dove  vi è stata informazione corretta  tra le opposte tesi il no ha stravinto: citiamo come esempi  la SEVEL di Atessa (NO 86% , SI’ 13%) oppure all’Istituto Alberghiero di Pescara IPSSAR “De Cecco” ( NO 79%, SI’ 21%).

Ma ciò che ci meraviglia è la cifra dei cinque milioni di lavoratori che si sarebbero recati alle urne. Ricordiamo, che per ammissione degli stessi organizzatori del referendum ha votato solo il 7% del Pubblico impiego  e la scuola che  ne rappresenta la fetta più consistente solo il 3%. : siccome la matematica  non è una opinione, i conti non ci tornano assolutamente.

A questo punto possiamo ben affermare che il sindacalismo concertativo (CGIL.CISL,UIL,UGL) ha assunto nel nostro paese un chiaro ruolo di appoggio alle decisioni governative, di cogestione degli interessi del grande padronato italiano (non a caso il Sig. Montezemolo, capo della Confindustria, ha espresso un  auspicio di voto come i capi sindacalisti), tutto a danno dei lavoratori.

Questo definitivo “salto di qualità” negativo delle organizzazioni sindacali  tradizionali, pongono ormai ai lavoratori improrogabilmente la scelta di crearsi una nuova e diversa struttura sociale/sindacale, per difendersi dalle brame padronali e governative, fondata sulla partecipazione diretta, sul controllo diretto delle decisionalità, che garantisca una reale democrazia, elementi essenziali per ricostruire una solidarietà tra i lavoratori e difendere il salario.

  I Cobas lavorano in modo  alacre per costruire un tale soggetto nella realtà italiana:      ai lavoratori la decisione di  scegliere, se dare il proprio contributo. Noi intanto continuiamo a lottare contro la precarietà , per il salario europeo, per condizioni dignitose di vita.

 

VENERDI’ 9 NOVEMBRE    SCIOPERO GENERALE

                                      CON MANIFESTAZIONI REGIONALI

 

    Confederazione Cobas Abruzzo

 

Pescara, via Caduta del Forte, 62 tel/fax 085/2056870

Web. www.cobasabruzzo.it    Mail : cobasabruzzo@libero.it