CONTENUTI DISCIPLINARI ED OBIETTIVI FORMATIVI

L'attuale produzione, totalmente concentrata e automatizzata, richiede maggiori conoscenze ai clienti che ai dipendenti produttori. Su questo fondamento oggettivo, facente capo a precisi interessi socio - economici, si inserisce una precisa tendenza verso la trasformazione della scuola. Secondo questa tendenza, la "nuova scuola" deve preparare soprattutto clienti - consumatori, che siano in grado di apprezzare le comodità e l'utilità dei beni da acquistare, attraverso conoscenze non meditate né mediate da una "profonda" cultura generale, che renderebbe la decisione di acquisto troppo faticosa. Perciò la cultura degli studenti attuali e futuri consumatori deve essere di tipo "reattivo": l'importante è che faccia scattare la molla dell'esigenza del consumare. Per uno scopo del genere, conoscenze meditate, capacità di giudizio autonomo, autonomia e libertà critica non servono a niente, anzi possono costituire un ostacolo. Le conoscenze che servono sono poco più che "istruzioni per l'uso": educazione sanitaria, stradale, sessuale, alimentare etc..

Il principio ispiratore di questa tendenza è: deconcettualizzare l'insegnamento e, dunque, alleggerire i contenuti disciplinari: la scuola "nuova" non deve essere più il luogo dove vengono trasmessi contenuti disciplinari e conoscenze, ma il luogo di una generica e piacevole socializzazione. A tale scopo non servono più insegnanti che hanno specifiche competenze disciplinari, ma quelli che sappiano comportarsi genericamente come "operatori scolastici", cioè simpatici animatori che sappiano introdurre "nuovi" strumenti didattici, attraverso i quali trasmettere non tanto conoscenze, per la cui comprensione serve l'abitudine al rigore logico, ma un insieme di fatti e di sensazioni piacevolmente percepiti. Perciò, se vediamo la "nuova" scuola finalizzata a svolgere la suddetta funzione, devono essere aboliti gli apprendimenti difficili e faticosi, e al loro posto si deve offrire al cliente - studente prodotti più gradevoli. Ne viene fuori una scuola molto simile ad un supermercato e, pertanto, una scuola che deve curare la propria immagine e la propria auto promozione pubblicitaria, una scuola - azienda.

Al contrario, la funzione educativa di una scuola, finalizzata alla trasmissione di conoscenze fondamentali per una formazione veramente libera ed indipendente, non può prescindere dalla risposta alle seguenti domande:

  1. I sistemi di istruzione attuali "quanto liberano" i soggetti e le collettività in termini di "autonomia di pensiero"?
  2. Il "sapere" è attualmente finalizzato al raggiungimento di obiettivi di progresso individuale e collettivo?
  3. Le masse, come frutto di interazioni fra soggetti, possiedono oggi una propria autonomia nelle scelte riguardanti le comunità? Queste sono capaci di "decidere" la propria storia?
  4. Quanto e con quali modalità i sistemi di istruzione sono riusciti a raggiungere l'obiettivo di educare all'autonomia del pensiero le persone?

E la risposta a tali interrogativi riporta necessariamente alla funzione di una scuola istituzionale, come descritta sopra. Per ottenere un tale risultato bisogna:

  1. Diffondere e rafforzare la convinzione, oggi purtroppo non molto diffusa, che esista un fondamento comune della conoscenza nei vari campi, e non solo tanti "saperi" estranei tra di loro e variamente "utili".
  2. Trasmettere la consapevolezza che il metodo scientifico debba essere finalizzato proprio ad interiorizzare la convinzione che sia possibile conoscere la realtà.
  3. Finalizzare l'insegnamento, sia quello delle scienze (naturali e sociali) che quello delle materie umanistiche e letterarie, all'apprendimento, da un lato, del principio di causalità e della certezza della conoscibilità della realtà, e, dall’altro, al rafforzamento della consapevolezza delle proprie capacità riflessive e di autonomia di giudizio.

Così il conseguimento degli obiettivi formativi è strettamente legato alla trasmissione di precisi contenuti disciplinari, che devono essere irrinunciabili e verificati, sia nella loro effettiva trasmissione attraverso validi strumenti didattici da parte degli insegnanti, sia nel loro effettivo apprendimento da parte degli alunni.