COLLEGIO
DEI DOCENTI 1°CIRCOLO- CHIETI-
Mozione
del Collegio dei docenti scuola materna e scuola elementare sulla Legge Delega n°53-2003
del Ministro dell’Istruzione Moratti.
I
docenti del 1° Circolo didattico di Chieti, dopo aver preso visione della Legge
n°53-2003,dello schema di decreto legislativo sulla definizione delle norme
generali relative alla scuola dell’infanzia ed al primo ciclo
dell’istruzione,
ESPRIMONO
sconcerto
e opposizione a tale progetto nel suo insieme.
Il
Collegio evidenzia in maniera più dettagliata i punti di disaccordo:
a)
NO ad una scuola dell’infanzia aperta a bambini di 2 anni e mezzo poiché,non
esistendo un serio progetto organizzativo,si tornerebbe al concetto di
“asilo” come luogo di custodia dei bimbi;
b)
NO ad un ingresso precoce alla prima classe elementare di bambini di
cinque anni e mezzo d’età rilevando
che tale provvedimento sia negativo e controproducente;
c)
NO alla riduzione dell’orario scolastico a 27 ore per tutti gli alunni
poichè, di fatto,porterebbe ad uno stravolgimento del Tempo Pieno nonché a
tempi ancora più serrati per le attività scolastiche. Pur accettando la
formula del 27+3+10=40, per il Tempo Pieno sarebbe stravolta l’essenza stessa
di questo tipo di istituzione:intreccio di attività di diversa ricchezza e
intensità,in un progetto organico e unitario e non accozzaglia di elementi
spuri!
d)
NO alla scelta di rendere opzionale un’altra quota dell’orario
scolastico,peraltro in un quadro di confusione normativa e secondo i
“desiderata” delle famiglie;
e)
NO alla divisione tra insegnanti TUTOR e insegnanti ALTRI in quanto si
cancellerebbe la pari dignità tra docenti nella condivisione delle scelte
programmatiche e nei rapporti con le famiglie;
f)
NO a piani di studio personalizzati per gli alunni in quanto
condurrebbero ad approcci a saperi “superiori” per i più meritevoli e a
saperi “inferiori” per gli altri;
g)
NO all’abolizione della “formazione dell’uomo e del cittadino”
secondo i principi della Costituzione ,ritenendo che alla base di questo
disconoscimento agisca l’intento di mortificare il valore ideale della
Costituzione Italiana e di negare il principio dell’insegnamento uguale per
tutti,fondato sulla condivisione di valori comuni e sulla libertà di
espressione.