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Pescara,
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Continua il silenzio sul contratto delle Autonomie
locali!
Nonostante
i vertici Cgil - Cisl - Uil e Ugl continuano ad incontrarsi con l'Aran (in
rappresentanza del governo), i lavoratori degli Enti
locali vengono tenuti all’oscuro di tutto.
Le
manifestazioni dei giorni scorsi dei metalmeccanici che hanno paralizzato
l'Italia hanno ottenuto un
risultato: aumenti salariali più alti (anche se
ancora largamente insufficienti) di quelli offerti da Confindustria.
Gli
aumenti proposti
invece dall'Aran (nella trattativa del 18 gennaio scorso) per i dipendenti degli
Enti Locali sono di: 33,53 euro dal 1/1/2004, di 43,33 € dal 1/2/2005 e di soli 3,80 €
dal 31/12/2005 (tutte cifre “medie” e “lorde”)
E
non solo:
q
Non
c’è traccia della indennità di vacanza contrattuale prevista per altro dei
famigerati accordi del luglio 1993.
q
Gli aumenti sono calcolati
in base alla inflazione programmata che corrisponde alla metà di quella reale.
Quindi
la nostra richiesta di 250 euro al mese è una rivendicazione
più che
giusta e legittima; gli aumenti previsti dall’Aran, che si aggirano
intorno ad 80 euro (medie lorde e a “regime”, cioè dall’inizio 2006) non
recuperano minimamente la perdita del potere di acquisto avvenuta negli ultimi
tre anni e la stessa contrattazione decentrata subirà forti tagli.
La
proposta governativa determina aumenti inaccettabili e colloca le autonomie
locali in una posizione di estrema debolezza per quel che riguarda gli aumenti
contrattuali.
n
Per
aumenti di almeno 250 euro mensili!
n
Perché
sia aumentata la paga tabellare e gli aumenti salariali
non vengano legati ad alcuna valutazione!