CONFEDERAZIONE COBAS

La vicenda dell’acqua inquinata del pescarese presentata nella conferenza stampa del WWF e Abruzzo Socialforum del 27.08.07 individua responsabilità chiare ed inequivocabili: la dirigenza ACA-ATO del pescarese era a conoscenza già da oltre due anni dell’ inquinamento delle acque e giocando sulla definizione di “potabilità” , ha nascosto a circa 400.000 abruzzesi, che esse erano anche inquinate da sostanze  pericolose per la salute umana. A questo punto la dirigenza, in toto, di questi organismi deve andare via.

Occorre fare chiarezza fino in fondo sull’acqua che si beve nella vallata del Pescara e battersi affinché siano fatte le dovute ricerche per accertare fino a che punto  la megadiscarica di veleni ritrovata a Bussi abbia inciso sulla qualità delle acque potabili . E’ stupefacente sotto questo aspetto il silenzio fragoroso della “politica di centro sinistra del pescarese e dintorni”, che  probabilmente, si sente chiamata in causa in prima persona e gioca a fare il “pesce in barile”, aspettando che si calmino le acque. Del pari ci appare poco convincente  la presa di posizione della cosiddetta “Sinistra radicale” che, se da un lato indica chiaramente  alcuni responsabili (suoi alleati nei governi locali),  dall’altro non ipotizza “una verifica istituzionale” per un problema così grave .

 

I COBAS SONO DALLA PARTE DEI CITTADINI E DELLE ORGANIZZAZIONI CHE CHIEDONO CHIAREZZA  E :

 

1)    ADERISCONO COME ORGANIZZAZIONE ALL’ESPOSTO COLLETTIVO PROPOSTO DAL WWF

2)    METTONO A DISPOSIZIONE LA PROPRIA SEDE E LE PROPRIE STRUTTURE ORGANIZZATIVE PER LE INIZIATIVE DI MASSA SULLA QUESTIONE DELL’ACQUA

3)    ORGANIZZERANNO IN AUTUNNO UN CONVEGNO RIVOLTO ALLA POPOLAZIONE SCOLASTICA SULLE QUESTIONI AMBIENTALI

 

 

Confederazione Cobas Chieti-Pescara